mercoledì 24 aprile 2013

Thief 4

Thief è stato uno dei primi titoli in prima persona ad abbandonare le meccaniche da sparatutto e ad avere un approccio più stealth.
Thief presenta un personaggio davvero insolito ossia un ladro privo di qualsiasi traccia di moralità. Il gio co ripresenta il protagonista originale (poiché il primo Thief uscì per PC nel 1998 e questà è la versione per PS4) il ladro Garret, seguendone il ritorno nella sua città natale per scoprire che qualcosa è cambiato, a governare la città ora c'è Baron, un soggetto senza scrupoli che governa con il pugno di ferro e favorisce solo e unicamente l'aristocrazia, opprimendo la popolazione in maniera brutale.
La casta al potere diventa subito la preda più ambita di Garret che segue il suo motto "quello che è tuo è mio". Molto presto però Garret scoprirà che c'è qualcosa che non va e sarà coinvolto in una ragnatela di intrighi. Le meccaniche di gioco si concentrano sullo stealth con la possibilità di utilizzare diverse abilità utili allo scopo, come il focus che permetterà a Garret di localizzare appigli per arrampicarsi, comparti e passaggi segreti e i punti deboli dei nemici che colpendoli ti daranno il tempo di scappare. Avrai inoltre la possibilità di scegliere come procedere di volta in volta: l'idea è quella di offrire un'esperienza aperta, nella quale il giocatore ha a disposizione più di un opzione per poter equilibrare azione e stealth. A differenza di giochi come Assassin's Creed Garret non è un uomo d'azione e quindi essere scoperti il più delle volte significherà morte certa, infatti l'intelligenza artificiale dei personaggi sarà molto curata, le guardi e i personaggi non controllati dai giocatori andranno a controllare per prima cosa nei nascondigli più ovvi.
Per evitare di venire scoperti Garret si dovrà nascondere sfruttando le ombre e i passaggi più nascosti.
Quando Garret si nasconde nelle ombre la schermata diventerà grigia per indicare che il protagonista è invisibile alla vista
La prima sequenza di gioco è ambientata in un bordello nel quale Garret segue le tracce di un architetto a cui deve rubare un gioiello.
Una volta all'interno Garret tramite un minigioco forzerà una cassaforte, trovare una serie di corridoi e stanze segrete, superare un enigma grazie al gioiello rubato e all'abilità focus per scoprire i glifi nascosti sulle pareti e ovviamente fuggire.
Il tutto può essere effettuato con diverse alternative disponibili in ogni momento e con un comparto tecnico degno della prossima generazione.

 


lunedì 15 aprile 2013

VS Giochi a confronto episodio 2°



 Dead Space
VS
Resident Evil

Questa volta la sfida è tra due giochi horror e sull'effetto che hanno sui giocatori.
Dead Space è molto più recente del famoso Resident Evil, infatti il primo capitolo di Dead Space approdò subito su PS3 a differenza di Resident Evil che apparve su PS1.
La sfida più che altro si basa sulla storia e sulle atmosfere e creature che le abitano.
Resident Evil è nato per essere Horror a tutti gli effetti e per i primi tre capitoli è stato così, poi da Resident Evil 4 si è mantenuto un po di horror ma condito con un po di azione, infatti il gameplay è aumentato parecchio, nei primi episodi si poteva solo camminare o correre affrontando i nemici lungo la strada sfruttando le telecamere fisse del gioco per orientarsi, si sentiva molto il senso di angoscia e il fatto di non avere munizioni a sufficienza per i nemici e questo comportava una ritirata per sopravvivere ed una corsa contro il tempo per trovare armi e munizioni. Molta paura generavano anche i boss che anche se non erano eccessivamente spaventosi rendeva il loro ingresso spaventoso o perché prendevano il giocatore alla sprovvista  o lo attaccavano nei momenti più indesiderati (a corto di munizioni o senza energia) e questo non faceva altro che aumentare la tensione e il batticuore. Negli ultimi tre episodi l'azione sostituisce gran parte dell'horror e rendono Resident Evil più che un survival horror un action game, infatti dal quattro in poi per non parlare di Operation Raccon City l'azione la fa da padrona, dove vedremo il caro e ormai sex-symbol Leon che tirerà calci agli zombie/mutanti (questo lo spiegherò dopo) combatterà mostri enormi e creature dotate di armature e artigli enormi e in alcuni casi riuscendo a colpire alle gambe da dietro agli zombie/mutanti farà anche un suplex (per chi non lo sa la suplex è una mossa di wrestling che consiste nel prendere l'avversario da dietro e sollevandolo buttarlo all'indietro facendogli sbattere la schiena sul ring) e non è tutto troverete anche in giro per il castello dove è ambientato Resident Evil 4 dei barili riconoscibili perché rossi da far scoppiare (chi diavolo mette in un castello medievale delle casse di esplosivo?). Il gioco presenta dei momenti di horror ma sono quasi impercettibili e a volte gli svolgeremo senza neanche spaventarci più di tanto, gli unici livelli spaventosi potrebbero essere la sala delle armature che si animano le prigioni in cui sentiremo camminare le cavallette giganti senza poterle vedere perché invisibili e forse il più spaventoso livello e quello più carico di ansia è senz'altro la tetra caccia che il Verdugo farà contro di noi (vedi foto).
Nel quarto e quinto capitolo per "aggiungere" un po più di suspance gli sviluppatori del gioco inserirono e fortunatamente tolta modalità a scorrimento da fermo, cioè il personaggio quando camminava o correva non girava a destra e a sinistra come in tutti i giochi normali, ma camminava, si fermava si girava a destra o sinistra e riprendeva a camminare, questo doveva aumentare la paura di cosa ci poteva essere dietro di noi ma questo a parer mio aumentava i K.O che subivo perché non mi giravo in tempo.
In Resident Evil 6 poi l'azione ha il suo maggior apice di successo e quindi posso anche saltarlo.
Prima o spesso usato il termine zombie/mutante per il semplice motivo che oltre al gioco si sono trasformate anche le creature di conseguenza. All'inizio i nemici erano zombie con qualche eccezione per i boss come Nemesis e i vari Tyrant e creature i Licker (i miei preferiti) ma purtroppo dato che la Umbrella non aveva niente da fare ha deciso di creare sempre più creature anche impensabili come impiantare il virus nelle piante. Questo ha portato alla nascita creature che si allontanano sempre di più dagli zombie, basta guardare il Verdugo, non sembra proprio uno zombie già il fatto che è un incrocio tra le cellule umane, quelle di una lucertola e di un coleottero fanno capire che è tutto tranne uno zombie.
Dead Space per gli amanti dell'horror e della violenza sembra una ventata di aria fresca poiché fino all'ultimo capitolo ha mantenuto il titolo di gioco horror senza subire modifiche. Dead Space presenta un gameplay molto ricco di suspance che riempie il giocatore di ansia anche nei momenti più tranquilli anche il solo superare un cadavere vi farà rimanere ore a controllarlo per evitare che si risvegli. Infatti il punto forte di Dead Space sono i cadaveri, i cadaveri che a causa di uno strano oggetto simile ad un corno pieno di simboli e che emana costantemente una luce rossa si rianimano mutando in creature tanto orrende quanto affascinanti: i Necromorfi.
Queste sono creature spaventose e dalle forme più strane, possono anche essere generati da altri necromorfi o da batteri, una volta che il batterio prende il controllo la trasformazione in necromorfo è rapida quanto violenta, due lunghe braccia dotate di un artiglio al centro della mano escono da sopra le spalle e questa è solo la forma più comune di necromorfo, ci sono diverse specie e ognuna con le proprie caratteristiche, i necromorfi sono dotati di intelligenza primitiva ma sono capaci di grande violenza e sembrano seguire una scala gerarchica in cui il più forte e grande domina sul più piccolo, infatti nel gioco non sarà difficile a volte incontrare necromorfi enormi e altri grossi come i demolitori.
Dead Space introduce un nuovo modo per abbattere i necromorfi, sparagli alla testa non servirà a niente bisognerà sventarli per ucciderli ed è quindi consigliato mirare sempre alle braccia o alle gambe.

Dead Space non evita i dettagli più macabri e forti come bambini necromorfi o neonati con tentacoli(foto), Dead Space non colpisce solo con creature e violenza ma anche con scene forti che fanno rimanere incredulo e senza capacitarsene il giocatore.
Scene come una mamma che abbraccia il suo bambino necromorfo e che esplodono insieme o dottori che un attimo prima ti aiutano e poi si sventrano con un coltello o altri personaggi che si divertono a cercare di creare una razza superiore con i necromorfi e anche scene di follia che coinvolgono il protagonista che se non fermate in tempo provocano la morte di esso.

Dead Space anche lui non è privo di azione ma a differenza di Resident Evil l'azione coinvolge solo il personaggio,cioè sara solo Isaac dopo aver affrontato tutti quei necromorfi ad essere più coraggioso più spigliato e più fluido, avrà un comportamento più sciolto e questo porterà a renderlo più abili dei primi due episodi.
Questo è tutto, spero che da questo confronto non vi venga in mente di provare questi giochi al buio per vedere chi dei due è più spaventoso perché state pur certi che vi verrà un infarto prima soprattutto con Dead Space. Alla prossima puntata.
  

venerdì 12 aprile 2013

Remember me

Remember me si svolge nella città di Neo-Paris nel 2048, in un epoca nella quale è possibile digitalizzare i ricordi e immagazzinarli per venderli e comprarli. Le classi più povere sono costrette ad accettare la perdita di privacy in cambio di denaro.
La protagonista di quest'avventura è Nilin una ex "cacciatrice",la giovane si occupava dei lavori sporchi della Memoreyes, la corporazione che controlla la tecnologia dei ricordi.
Per qualche misteriosa ragione i ricordi di Nilin sono stati cancellati e ogni legame con la propria vita prima di quel momento non esiste più o meglio esiste ma immagazzinato chissà dove. Il primo ricordo di Nilin la vedrà fuggire da una cassa che assomiglia terribilmente a una bara nella quale era legata, stordita e seminuda. I suoi aguzzini non contenti di averle tolto la memoria stavano tentando di disfarsi di lei ma una volta scappata Nilin entrerà subito in contatto con la "Resistenza" un gruppo di ribelli che si oppone alla Memoreyes e che trova in Nilin un alleato particolarmente interessante. Remember Me ha una struttura particolare, non potrai esplorare sin dall'inizio tutta la mappa di gioco nonostante sia ben fatta e molto grande, infatti il gioco è sviluppato in modo che accumulando i ricordi durante il gioco Nilin potrà tornare indietro e esplorare aree prima chiuse in modo da trovare tutti i segreti e gli oggetti sbloccabili presenti nel gioco.
Nilin dovrà arrampicarsi sui palazzi, introdursi in condotti di areazione, superare ostacoli e utilizzare ogni tipo di appiglio che le offre la città.

Molto ben fatti i combattimenti, molto dinamici e ricchi di possibilità, Nilin tuttavia non utilizzerà armi di nessun genere ma sfrutterà un arsenale di mosse corpo a corpo con le quali creare combo personalizzare. Potremmo unire fino a otto movimenti includendo anche mosse difensive, curative e abilità speciali, man mano che troveremo i ricordi riaffioreranno anche i modi per utilizzare i poteri speciali.
Una delle abilità più "golose" di Nilin è la sua capacità di inserirsi nei ricordi altrui e modificarli cambiando comportamento e azioni dell'avversario. Ad esempio durante il gioco un'assassini sarà incaricata di uccidere Nilin, quest'ultima accedendo ai suoi ricordi scoprirà che il suo compagno e morto e che Nilin è coinvolta, alterando i suoi ricordi l'assassina crederà che le cose sia andate diversamente e passerà dalla parte di Nilin.

Per modificare i ricordi potrai accedere a una modalità speciale nella quale , come in un film, "guardare" il ricordo e riavvolgere o accelerare la scena a piacimento. In questa fase ci saranno oggetti chiave con i quali potrai interagire e grazie ai quali il ricordo prenderà una direzione o l'altra.
Remember Me è un gioco dallo stile innovativo che convince subito che aspira a diventare un franchise se il pubblico deciderà di appoggiarlo.

mercoledì 10 aprile 2013

VS giochi a confronto episodio 1°


                    PRINCE OF PERSIA
                                    VS
                    ASSASSIN'S CREED

Quante volte è capitato che tra i vostri amici sia stata pronunciata la frase "questo gioco è meglio di quest'altro" credo capiti più di qualche volta, più che giusto dato che tutti abbiamo gusti diversi, ed è per questo che ho creato questa nuova rubrica per mettere a confronto giochi di una stessa categoria per vedere i punti a favore e non.
(Sia chiaro sto dicendo la mia opinione su cosa ne penso di questi due giochi quindi se qualcuno la pensa diversamente pazienza come disse quello i gusti sono gusti).
 Cominciamo con i personaggi, Assassin's Creed presenta molti più personaggi di Prince of Persia infatti nel corso dei giochi vestiremo prima i panni di Altair ed Ezio, poi Connor e ora Edward. Prince of Persia invece ha come protagonista solo Dastan, non ci sono altri personaggi da utilizzare però presenta in tutti i giochi (tranne Prince of Persia Warrior Within) sempre una figura femminile che accompagnerà e aiuterà Dastan nelle sue imprese, cosa che Assassin's Creed non ha avuto (tranne Maria Thorpe e Maria e Claudia Auditore ma nessuna di queste accompagnano direttamente nella storia i personaggi) solo con Assassin's Creed III Liberation troveremo un personaggio femminile Aveline che ne è la protagonista. Sia Dastan che i vari assassini di Assassin's Creed hanno tutti le stesse cose in comune, grande agilità esperti in combattimenti e abilità che li rendono unici, Dastan si nota subito è un grande esperto di Parkour (anche se a i suoi tempi non credo si chiamasse così) è in grado abilmente di scalare pareti di camminarci sopra e di lato senza il minimo sforzo ed effettuando la famosa corsa sul muro in orizzontale è in grado anche di saltare su un muro e poi di risaltare su un altro vicino riuscendo in un movimento in verticale a scalare anche punti molto alti. Altair e tutti gli altri hanno le medesime capacità tranne la corsa in orizzontale sul muro. Altro punto che si nota benissimo per chi ha un occhio attento a tutto, sono i nemici, tralasciando il fatto che in Prince of Persia sono creature di sabbia e altri mostri dato che è un gioco più fantasy di Assassin's Creed che tratta eventi storici e personaggi realmente vissuti, che siano creature di sabbia ok ma spiegatemi voi come una guardia papale con armatura completa (come nella foto)
può scalare senza problemi un muretto senza il minimo sforzo, inseguire Ezio sui muri e saltare giù dai tetti come se non avesse peso, poi altra cosa strana è il fatto che tutte le guardie di Assassin's Creed siano tutte dotate della stessa agilità dei protagonisti tranne fortunatamente in Assassin's Creed III dove non ci sono giubbe rosse volare dai tetti.
In Prince of Persia invece i nemici si comportano diversamente infatti se verrete scoperti giustamente vi verranno addosso per finirvi ma se vi arrampicherete su un punto dove non vi possono raggiungere staranno li a guardarvi attente finché non scenderete o sparirete alla loro vista non cominceranno a scalare pareti anche loro, altra cosa dei nemici è che ci sono molte creature diverse uniche e con approcci sempre diversi per mettervi alla prova. In Assassin's Creed no ma perchè giustamente è un gioco più realistico e storico e non possono mettere a casa mostri, belli però i diversi nemici e personaggi rivali come il Cerusico, il Masnadiero o le guardie papali, i figli di Bruto e tutti i protagonisti del multyplayer.
Nei due giochi sono presenti spettacolari scene d'azione dove i nostri protagonisti danno mostra delle loro capacità, Dastan è un grande esperto nell'uso delle spade ed è in grado di fare attacchi girando su se stesso camminare sui muri e contemporaneamente compiere attacchi per uccidere i nemici, Assassin's Creed si basa su un sistema di combattimento meno acrobatico ma combatte secondo gli schemi e le tattiche che si utilizzavano nelle diverse epoche dei personaggi la spettacolarità dei combattimenti sono i contrattacchi che effettuati nel momento giusto danno vita a spettacolari sequenze che però rendono il combattimento più facile evitando al giocatore la fatica di combattere e di prestare attenzione ai nemici.
Nelle storie di questi giochi ci sono sempre delle cose delle abilità che rendono i personaggi e il gioco unici come le sabbie del tempo di Prince of Persia utili per tornare indietro nel tempo o la famosa lama celata per uccidere le vittime. La storia però soprattutto quella di Assassin's Creed a lungo andare è diventata ripetitiva dove ci sono sempre i templari da affrontare, la vittima da uccidere e così via (anche se devo ammettere che per quanto ripetitiva mi piaccia sempre come gioco) mentre in Prince of Persia c'è sempre quella novità, quel personaggio o quel potere che riesce a stupirti, in Prince of Persia c'è sempre un ritorno inatteso un nuovo elemento nella storia o una novità che non rendono mai il gioco banale o scontato, andando avanti nei giochi ci si accorge (soprattutto a gente come me che gli ha giocati e finiti tutti i Prince of Persia) che le sabbie del tempo sono diventate una cosa a parte, cioè sono un elemento che serve per mantenere la classicità del gioco perché toglierle sarebbe come togliere la lama celata in Assassin's Creed, ma non sono necessarie ai fini della storia infatti sopratutto in Prince of Persia Le sabbie Dimenticate non sono le sabbie a permetterci di andare avanti nella storia ma sono altri poteri o altre abilità di Dastan.
Prince of Persia riesce a stupire anche aggiungendo novità alla storia come in Prince of Persia 4 dove la storia è completamente l'opposto di quella che tutti conoscono dove vestiremo i panni di un nuovo Dastan che non è più un principe ma un ladro che incontra la bella e coraggiosa Elika in una storia dove non ci sono più le sabbie del tempo (scelta azzardata ma ben riuscita nella storia del gioco) ma per salvarci avremo a disposizione la magia di Elika che ci salverà in qualsiasi momento, una nota va anche a Elika (foto) che a differenza di tutte le presenze femminili di Prince of Persia non sarà per
niente una palla al piede ma sarà in grado con la magia di fare quello che fa Dastan e di offrirci un valido aiuto in battaglia.
Altra cosa in Prince of Persia 4 è che è pieno di varianti ben fatte come il nuovo look e carattere di Dastan l'aggiunta del guanto da combattimento e il nuovo sistema di combattimento e la storia, ci sono anche per la prima volta oggetti sbloccabbili come i costumi per tutti e due i personaggi.
Per quanto riguarda gli oggetti extra i due giochi sono alla pari infatti in tutti e due ci sono oggetti da sbloccare o trovare, in Prince of Persia sono per lo più spade mentre in Assassin's Creed armature.

Questo è tutto quello che c'è da dire su questo confronto, non è stato facile poichè sono tutti e due giochi che ho e che mi piacciono molto ma bisogna essere imparziali a volte, queste erano le mie idee su questi due pilastri della Ubisoft ripeto che i gusti sono gusti e che quindi qualcuno potrebbe non essere d'accordo con me.
Questo è tutto ci rivedremo al prossimo episodio di VS giochi a confronto.
 
               

lunedì 1 aprile 2013

Assassin's Creed IV: Black Flag

Dopo la rivoluzione americana Ubisoft ci porta indietro di un secolo al tempo dei pirati in un'avventura che vedrà protagonista Edward Kenway padre di Haytham Kenway e nonno di Connor. Edward è molto diverso da suo nipote: è un ex ufficiale della marina britannica ed è diventato un pirata che descritto dal suo "collega" Barbanera è il peggior flagello dei mari. Edward è spietato, arrogante ma a suo modo anche affascinate, ha deciso di unirsi agli assassini e al loro codice.
Il gioco si svolgerà in più di 50 aree di gioco tutte liberamente esplorabili e senza barriere ad impedirci di esplorare, il punto di forza saranno le tre città principali: Havana, Kingston e Nassau. Disponibile anche una grande quantità di ambientazioni tra cui giungle, rovine, piantagioni, porti caraibici e località segrete da esplorare liberamente e in qualunque momento, il tutto verrà arricchito da eventi casuali e segreti nascosti, potremmo anche immergerci per andare alla ricerca di tesori nascosti negli abissi dei mar dei Caraibi. Le fasi marittime occuperanno circa il 40% dell'avventura di gioco il che non stupisce più di tanto sapendo che Edward è un pirata.
Il gioco presenta molte missioni secondarie che svolte vi faranno guadagnare denaro, esperienza e potenziamenti quindi hanno un ruolo estremamente importante.
La trama come da tradizione si incrocerà con avvenimenti reali e ti permetterà di incontrare personaggi che hanno fatto la storia della pirateria.

Chiusasi la parabola narrativa con Desmond i ricordi di Edward saranno vissuti da un nuovo protagonista più moderno cioè TU, si proprio tu, Ubisoft ti trasformerà in un agente dell'Abstergo per coinvolgerti ancora di più nella storia con alcune sequenze di gioco in modalità soggettiva come Assassin's Creed Revelations.
Il gioco offre uno snellimento delle meccaniche rispetto ai precedenti capitoli, ci sarà un ritorno allo stealth come nei primi episodi  e una maggiore libertà nell'approccio per l'eliminazione del bersaglio. La novità più forte saranno sicuramente le missioni per mare, a bordo della Jackdaw, una nave da gestire occupandoci delle migliorie e dell'arruolamento della ciurma di pirati e con la quale parteciperemo ad avvincenti scontri navali, versione migliorata degli scontri molto apprezzati del terzo capitolo.